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I traguardi tecnico economici     BILANCIO SOCIALE E RENDICONTO CULTURALE 2018







          2.2. IDEAZIONE, PROGETTAZIONE E MESSA IN OPERA
































          2.2.1. IDEAZIONE E PROGETTAZIONE


          Individuazione  e  verifica  degli  spazi  necessari  allo  sviluppo  dell’area  fieristica  e  progettazione  di
          massima di tutti i siti interessati
          La continua evoluzione delle esigenze del Festival giustificate sia da motivi di sicurezza che commerciali,
          ha comunque sostanzialmente confermato lo sviluppo planimetrico già attuato nella scorsa edizione. Per
          la prima volta è stata interessata Piazza della Caserma con la realizzazione di due padiglioni che hanno
          ulteriormente favorito il collegamento con i padiglioni presenti a sud-ovest sulle Mura Urbane alleggerendo
          così anche il collegamento tra Via Veneto e il Baluardo Santa Maria.
          Negli ultimi anni sono state considerate e valutate quasi tutte le opportunità di espansione specialmente
          all’interno del Centro Storico e nelle immediate vicinanze, alcune di queste sono auspicabili se non addirittura
          dirimenti per un ulteriore miglioramento della vivibilità e realizzazione del Festival. Un’importante
          variazione è stata quella di rimodulare la Japan Town per alleggerire la presenza di strutture e pubblico
          nel Giardino degli Osservanti. Sono stati così realizzati due padiglioni negli spalti interni lungo Via dei
          Bacchettoni per una superficie totale di 350mq. L’area è risultata idonea, ma necessita comunque di una
          progettazione più attenta e definita. La permanenza del cantiere del ristrutturando Hotel Universo, ha
          mantenuto necessaria la riduzione del padiglione di Piazza del Giglio. In collaborazione con FF.AA. ed
          organismi competenti, sono stati definiti spazi e strutture presenti in Cortile degli Svizzeri dedicati in
          particolare alle celebrazioni del 4 novembre legate al centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale
          (1918/2018). Grazie anche a tale esigenza, sono stati trasferiti i bagni chimici da Cortile degli Svizzeri a Via
          della Dogana collocandoli in un cortile interno di proprietà demaniale. Tale soluzione era stata individuata
          da diversi anni, ma solo quest’anno si è riusciti a concluderla positivamente.







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