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Lucca Changes BILANCIO SOCIALE E RENDICONTO CULTURALE 2020
3.8.2. COMUNICARE LUCCA CHANGES
Annunciando che Lucca Comics & Games nel 2020
sarebbe stata sostituita da Lucca Changes la sfida
progettuale era quella di comunicare una incarna-
zione diversa del nostro festival, fortemente digi-
tale, nella quale la città di Lucca sarebbe stata solo
uno dei tanti Campfire organizzati in tutti Italia.
Lo scopo del progetto di comunicazione era quello
di creare un’immagine diversa rispetto a quella
tradizionale, con Lucca affollata di visitatori,
stand e cosplayer (sebbene avessimo lasciato aper-
ta la possibilità agli eventi in città, ipotizzandone
una forma ridotta, compatibile con le direttive re-
lative al Covid-19).
Ecco perché il logo di Lucca Changes è innanzi-
tutto un “bollino” che copre, cancella e sostituisce
il logo tradizionale “Lucca Comics & Games”. Lo
scenario della pandemia con la sua veloce, costan-
te evoluzione, ci ha spinto ben presto ad abbando-
nare la dimensione fieristica di Lucca Comics &
Games, quella con gli stand e le mura affollate da
cosplayer: ed al suo posto nella comunicazione ab-
biamo voluto puntare su una campagna meramen-
te digitale e condivisa, nella quale il festival di Lucca sperimentasse una dimensione delocalizzata, in
perfetta sintonia con lo spirito dei Campfire che, dando sostegno alle realtà locali, hanno portato lo
spirito di Lucca in una fitta rete di fumetterie, librerie e negozi di giochi amici in tutta Italia.
In questa rivoluzione paradigmatica abbiamo dovuto in primis tentare di re-interpretare l’elemento
iconico e identitario del Festival: il poster. Lo abbiamo trasformato in un invito all’azione - tutti pos-
sono e devono costruire il proprio discorso e portarlo in mezzo all’Agorà virtuale dei social, così come
in mezzo alle pareti fisiche dei propri Campfire, luoghi dove si coltivano le community, tutte.
Per giocare in libertà, però, serve un regolamento. Arbitro, narratore, sceneggiatore, produttore, gio-
catore, Roberto Recchioni si è messo al lavoro con e per noi. Abituato a palleggiare con le idee e le
parole (evidentemente è uno che di cambiamenti se ne intende), ha scritto il suo regolamento in una
narrazione ridotta all’osso. Un’espressione, un invito: dream on, continua a sognare. E per iniziare a
sognare con il piede giusto, è nata l’idea di coinvolgere dieci sognatori (più uno) che rappresentassero,
ognuno alla sua maniera, la Lucca del futuro. Dieci sognatori (più uno) provenienti da dieci delle
infinite sfumature dello spettro fumettistico. Dieci autori (più uno), per la maggior parte tutti giova-
nissimi, pronti a immaginare il futuro.
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