Page 45 - Bilancio Sociale 2020 - Lucca Crea
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Lucca Changes        BILANCIO SOCIALE E RENDICONTO CULTURALE 2020




            3. LUCCA CHANGES





            La Cultura anticipa il cambiamento. La Cultura, secondo il filosofo Aldo Masullo, è qualcosa che tiene
            assieme la presenza dell’individuo e della collettività: io non guardo solo me stesso, ma me stesso e
            insieme gli altri. Coltivo. La nostra manifestazione ha sempre cercato coltivare sé stessa nella società,
            per prendersi cura di ogni suo singolo spettatore, restando in bilico, come siamo, tra le varie dimen-
            sioni della cultura. Sapevamo di dover ricreare l’Effetto Lucca attraverso un combinato disposto di
            diverse soluzioni, flessibili e in grado di adattarsi a scenari costantemente mutevoli come mutevole
            e imprevedibili è la caratteristica dei nostri linguaggi e delle nostre culture di riferimento. Niente
            di nuovo quindi,  ma sapevamo di doverlo fare senza il grande rito collettivo che è la lente d’ingran-
            dimento attraverso la quale sappiamo interpretare gli accadimenti che segnano i nostri modelli di
            riferimento. Nel 2020: il contingente, la Pandemia e il persistente, quella quarta dimensione della cul-
            tura, quella virtuale, che dalla mediosfera attraverso il social è diventa in modo sempre più pervasivo
            contrappunto delle nostre giornate, consuetudine, momento di conoscenza ed espressione.




                                                            Da sinistra: la Consigliera di Amministrazione
                                                             di Lucca Crea Marzia Riccomi, il Direttore di
                                                            Lucca Crea Emanuele Vietina, l’Assessore alla
                                                           Cultura Stefano Ragghianti e l’Amministratore
                                                              Unico del Teatro del Giglio Gianni Del Carlo






















            La Festa che da oltre 50 anni anima le industrie creative italiane e internazionali a cavallo della fine
            di ottobre e l’inizio di novembre ha saputo cambiare con i tempi, e più spesso ha avuto l’ambizione di
            anticiparli. Segni, parole e idee a disposizione di tutti: per pensare, scrivere, parlare. Per fare, per poter
            essere capiti, per essere accettati. Strumenti alla portata di tutti come un foglio vuoto, affinché ognu-
            no possa liberamente inventare una propria storia, da solo, con gli altri e per gli altri. La grande lezio-
            ne del Maestro di Omegna.






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