Page 139 - Bilancio sociale 2019 - Lucca Crea
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LC&G la programmazione BILANCIO SOCIALE E RENDICONTO CULTURALE 2019
Barbara Baldi - Lo spessore del Silenzio
Pochi sono gli esordi nel campo del fumetto
folgoranti come quello di Barbara Baldi, autrice
del poster di Lucca 2019. Già colorista e illustratrice
affermata, con appena 2 graphic novel si è imposta
come riferimento nel panorama internazionale. Le
opere dell’artista, già vincitrice nel 2018 del Gran
Guinigi come miglior disegnatrice per “Lucenera”,
sono state esposte nella prestigiosa location del
Palazzo Ducale in Piazza Napoleone. Un percorso
espositivo che ha permesso allo spettatore non solo di avvicinarsi al lavoro dell’autrice nel campo
della narrativa a fumetti, ma anche di scoprire la sua tecnica suggestiva, unita a un magistrale uso del
colore e un gusto spiccato per la composizione dell’immagine.
Jeffrey Catherine Jones - In a sheltered corner
Jones ha creato centinaia di copertine per molti
diversi tipi di libri, soprattutto fantasy, horror e
fantascientifici. Non solo illustratrice e pittrice,
ha creato molte storie a fumetti di genere horror,
ma è soprattutto ricordata per “Idyl” e “I’m Age”.
Tra il 1975 e il 1979, insieme a Bernie Wrightson,
Michael W. Kaluta e Barry Windsor-Smith, affitta
un loft a New York dove nascerà quello che il
mondo ha conosciuto come The Studio, il luogo in cui sono state create alcune tra le più importanti ed
iconiche storie a fumetti, illustrazioni e dipinti dei rispettivi generi. Frank Frazetta ha definito Jones
“la più grande pittrice vivente”. A Lucca nel 1976 ricevette il premio come Miglior Artista dell’Anno
per la serie a fumetti “Idyl”. Sebbene Jones abbia raggiunto la fama come Jeff Jones e abbia vissuto
buona parte della sua vita come uomo, in seguito a un trattamento di terapia ormonale sostitutiva ha
cambiato il suo nome ed è stata legalmente riconosciuta come donna. Nonostante tutto, ha continuato
a usare il suo nome originale per identificarsi come artista.
Alessandro Bilotta - dalla parte della scrittura
La sfida di realizzare una mostra espositiva
non dedicata ad un illustratore, ma ad
uno sceneggiatore, è stata vinta attraverso
l’esposizione dedicata ad Alessandro Bilotta,
pluripremiato autore di numerose serie cult:
da “La Dottrina” a “Valter Buio”, dalla saga de
“Il Pianeta dei Morti” all’interno della collana
“Dylan Dog” alla serie “Mercurio Loi”, premiata con il Gran Guinigi 2018 per la migliore serie
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